Precari, sindacato e direttori Rai: tutti contro Ranucci

L'intemerata contro i Tgr "che non fanno inchieste" fa imbufalire Viale Mazzini

Precari, sindacato e direttori Rai: tutti contro Ranucci
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Game, set, match. Il conduttore di Report Sigfrido Ranucci riesce nel miracolo di fare incavolare tre quarti di Rai, il sindacato Usigrai e persino qualche parlamentare. Colpa della sua intemerata dell'altro giorno contro Viale Mazzini che «imbavaglia le trasmissioni d'inchiesta» come la sua perché ha deciso di regolarizzare i giornalisti a Partita Iva entrati in Rai a chiamata diretta (da chi?) per metterli a disposizione delle boccheggianti testate regionali.

Forse temeva di restare senza trasmissione, invece Report è stato confermato (ieri è arrivata l'ok d'ufficio anche per Chi l'ha visto? di Federica Sciarelli, Lo Stato delle Cose di Massimo Giletti, Far West di Salvo Sottile e Presa diretta di Riccardo Iacona). E allora perché prendersela con l'accordo tra Rai, Usigrai e Unirai per la regolarizzazione dei precari? «Chi va al Tgr non riesce a fare inchieste, bloccato dal direttore, dal politico o dal mafioso di turno», tuona Ranucci a mo' di Marchese del Grillo «io so' io e voi non siete un ca...», a cui ha replicato con veemenza il solitamente pacato Roberto Pacchetti: «Ma quale sudditanza, questi sono pesanti macigni senza riscontri scagliati ad altezza uomo contro centinaia di colleghe e colleghi, che danneggiano il giornalismo». E giù l'elenco di scoop delle testare regionali, dalle infiltrazioni della 'ndrangheta allo scandalo dei rifiuti, dai fondi Ue agli scandali nella sanità.

«Inchieste che rappresentano il vero contratto di servizio con lo Stato», ricorda un cronista che lavora in una delle testate più «calde» al Sud.

Chi lavora con Ranucci assicura che ieri il suo cellulare era incandescente. I direttori dei Tg regionali hanno scritto, chiamato o mandato file audio infuocati sul whatsapp del conduttore, i vaffa e i vai a cag... si sarebbero sprecati.

A essere imbufalito è soprattutto l'Usigrai. Una fonte ricorda che dei 200 precari regolarizzati qualcuno potrebbe in effetti finire nelle testate regionali «ma non è un trasferimento o peggio una deportazione. L'alternativa è restare a Partita Iva e rinunciare per sempre a essere regolarizzati». L'accordo con Viale Mazzini non è in discussione ma se dovesse saltare «come lo spiego ai 700 colleghi delle testate regionali che per colpa di Ranucci non avranno sostituti per ferie e trasferimenti chiesti da mesi?».

«È la prova che Ranucci non guarda neanche i programmi della rete per cui lavora», maligna un delegato Unirai che ieri ha

ricevuto un paio di telefonate dai parlamentari tirati per la giacchetta da Ranucci nella sua piazzata pubblica, quasi mortificati per essere stati strumentalizzati dal vicedirettore, «ormai odiatissimo in Rai da quasi tutti».

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