Matteo Carnieletto

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Vice caposervizio, entro nella redazione de ilGiornale.it nel dicembre del 2014 e divento il responsabile, fino al 2023, del sito Gli Occhi della Guerra poi InsideOver. Da sempre appassionato di politica estera, ho scritto insieme ad Andrea Indini Isis segretoSangue occidentale e Cristiani nel mirino. Con Fausto Biloslavo ho scritto Verità infoibate; Ucraina. Nell'inferno dell'ultima guerra d'Europa; Talebani dell'accoglienza. Sono autore di Ultima degenerazione. Appunti su una società perduta (Signs Publishing), Alla ricerca di Ettore. Manuale per riscoprire l'eroismo perduto dei padri (Passaggio al bosco), Terza guerra mondiale a pezzi (Il Timone) e La libertà sotto attacco (Historica - Giubilei Regnani). A dicembre del 2016, subito dopo la liberazione di Aleppo, ho intervistato il presidente siriano Bashar al Assad. Nel 2019 ho vinto il premio Prokhorenko-Paolicchi per i miei scritti sulla Siria.

Carlo Legrottaglie, il carabiniere eroe ucciso ieri, era di pattuglia ed è intervenuto. Avrebbe potuto rimanere in macchina, al sicuro, quando ha visto i banditi correre cercando di sfuggirgli. Ma non l’ha fatto. È sceso, si è messo a rincorrerli fino a quando non è stato raggiunto da una pallottola. Era il suo ultimo giorno di lavoro. Avrebbe potuto fregarsene, tanto il riposo era lì, dietro l’angolo. Ma non l’ha fatto. “Nei secoli fedele” è il motto dei carabinieri. E si può essere fedeli solo nel quotidiano, partendo dalle cose piccole. È una palestra, che si può disertare oppure no e questo è il bello della libertà. Legrottaglie, ancora una volta, ha detto sì. Sì, lo inseguo. Sì, cerco di arrestare questo malvivente che, si scoprirà poi, aveva precedenti per furto, rapina e associazione a delinquere. Non un teppistello quindi, ma un delinquente in piena regola. E ora anche omicida.

Matteo Carnieletto
Il carabiniere eroe poteva girarsi dall'altra parte. Ma non l’ha fatto

Parlano di allarme fascismo, ma poi gli intolleranti sono loro. Si potrebbero dire tante cose, parlare di una sinista sempre più attenta ai diritti delle minoranze e sempre meno a quelli dei cittadini comuni. Una sinistra che ha perso contatto con il proprio elettorato ed è sempre più piegata su se stessa. Una sinistra che predica la tolleranza ma che poi non accetta alcuna opinione diversa dalla propria. Facciamo quindi parlare i fatti. Per come sono. Nudi e crudi.

Matteo Carnieletto
Un mese di violenze rosse
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